DISCORSO PROGRAMMATICO PER IL TRIENNIO DI PRESIDENZA
2023-2025
RAFFAELLA CINELLI
Volevo iniziare salutandovi seriamente e istituzionalmente con: cari Consoli Nazionali, Territoriali, Soci Gourmet, invece, considerando i tanti anni di conoscenza, i bei momenti di aggregazione trascorsi insieme, ma anche purtroppo il dolore per la scomparsa di alcuni di noi, permettetemi di raggrupparvi tutti insieme definendovi cari amici.
Ho ricevuto in questi ultimi mesi da tanti di voi manifestazioni di affetto e di appoggio perché accettassi questa carica importante che cercherò di portare avanti nel migliore dei modi con l’aiuto di tutti voi.
Ne ho parlato tanto l’anno scorso anche con Alessandro e il suo incoraggiamento mi fece molto piacere.
Molti di voi mi conoscono da tempo e sanno che gli incarichi affidatimi ho sempre cercato di eseguirli al meglio secondo le mie possibilità.
Come ho già anticipato a Salerno mi piacciono le persone vere (come dico sempre con la “P maiuscola”), sincere, non supponenti e che hanno voglia di lavorare insieme.
Ed è proprio su questo che vorrei puntare…. da soli non si va da nessuna parte.
E’ inutile ricordare che l’associazionismo ad ogni livello soffre da anni di grossi problemi e certo quest’ ultimo periodo di pandemia non ha aiutato.
Penso che tutti noi avremmo piacere di portare avanti la nostra U.E.G. che, anche se ha sopportato momenti non felicissimi in passato, è arrivata ad un quarto di secolo di vita.
Insieme alla mia squadra e a tutti voi vorrei studiare e lavorare per proseguire migliorando e crescendo.
E’ un pò questo il mio desiderio: “cresciamo, naturalmente divertendoci”.
La crescita per me è l’obiettivo più importante; dobbiamo assolutamente aumentare il numero dei Consolati nelle zone dove non siamo presenti e di grande importanza enologica.
So che non è facile soprattutto individuare persone affidabili sui territori che ci possono seguire e condividere il nostro progetto portandolo avanti negli anni, ma affido l’incarico per la creazione di nuovi Consolati a 3 colossi di Consoli Nazionali che, insieme a me, si muoveranno certamente in modo ottimale. Permettetemi un piccolo inciso…. dobbiamo ringraziare Nino Masella che ha portato avanti da solo l’organizzazione del Gran Convegno di Salerno a causa delle dimissioni del Console Territoriale a un mese dalla data di inizio.
Naturalmente il “cresciamo” di cui sopra intende anche il sapere di noi tutti; dovremo scegliere ad esempio dei temi annuali a livello nazionale, con temi interessanti per tutti, sui quali lavorare (partendo dal simbolo del nostro logo cioè il bicchiere di vino) e magari condividerne i risultati in occasione di incontri mirati in zone limitrofe. Dico interessanti per tutti perchè tengo conto delle esperienze di anni fa che non hanno avuto un grande seguito….quindi condivisione, condivisione, condivisione.
Parliamo sempre dell’esigenza di aprire ai giovani e questo è un altro punto importante su cui lavoreremo. La parola “giovani” l’associo non soltanto all’età anagrafica ma anche alla curiosità, curiosità che ci permette di mantenerci appunto giovani e che quando viene a mancare allora sì che possiamo definirci vecchi.
Nelle nostre attività dobbiamo stimolare la curiosità di tutti. A proposito di giovani continueremo in modo costruttivo anche i rapporti con gli Istituti Alberghieri e Agrari con indirizzo enologico.
Dobbiamo cercare di dare un’identità ben precisa alla nostra Associazione mettendo insieme le nostre esperienze, i nostri saperi e avere un’unità di comportamento e visibilità verso l’esterno, certi che non siamo secondi a nessuno. Per questo io punto molto sui Consoli Territoriali che sono i Delegati del Presidente nelle loro zone, quindi personaggi molto importanti che devono lavorare serenamente, senza ansie da prestazione, seguendo le direttive assegnate dal Consiglio Nazionale. Io cercherò di essere molto presente sui territori, colloquiare con i Consoli Territoriali e non solo e mettermi a disposizione per ogni occasione. Farò a inizio anno incontri on-line per definire programmi, date, ecc. ecc. Come già detto varie volte quando la capienza dei locali lo consente è utile riprendere l’usanza di effettuare alcune Conviviali/Incontri congiuntamente con i Consolati limitrofi per uno scambio reciproco di conoscenze su prodotti o vini di territori diversi.
Per finire vi informo che mi piacerebbe che i nostri interessi si rivolgessero anche ai progetti, ricerche, studi che varie istituzioni importanti stanno portando avanti in Italia in primis in materia di alimenti; penso ad esempio alle olive e di conseguenza all’Olio Extra Vergine che anch’esso, se abbinato bene ai cibi come il vino, migliora la degustazione dei piatti: il territorio italiano vanta un importante numero di varietà di cultivar registrate (500), penso al riciclo, penso all’ambiente ad esempio al progetto “Fish for Fish” (utilizzo carapaci di gamberetti e similari per creare una sorta di plastica per packaging che dopo l’uso rientra nel giro di riciclo per fertilizzare). Sarebbe anche interessante avvalersi della collaborazione di specialisti (Biologi nutrizionisti) per parlare di “salute in cucina” (anche legata a patologie) senza perdere il gusto del cibo.
E finisco con queste righe che ho recuperato in una brochure che parlano della nostra passione comune: il vino.
“Il vino anima il cibo, la bottiglia giusta mette in movimento un piatto semplice o una portata sontuosa come la bacchetta di un grande direttore d’orchestra fa vivere lo spartito di un’opera musicale. Il vino rende più caldo e coinvolgente il nostro rapporto con il cibo; compie un’opera di sollecitazione, di risveglio, ci aiuta a indagare le caratteristiche del piatto e finisce per esaltarlo. Verrà ricambiato dal piatto creando una reciproca gratificazione”.
Grazie per avermi ascoltato.
Il Console Nazionale Presidente
Raffaella Cinelli